Menu

01 mag 2012

Andreas Golinski

Fragile Contemplation

La ricerca spasmodica della fama, di un’auto-consacrazione può essere ricondotta a un aspetto psicologico del nostro vissuto, quello di affermare la propria presenza nel mondo, testimoniare un passaggio, dare un senso tangibile ad un’esistenza. I fatti ci insegnano che ciò che non è stato registrato sparisce come se non fosse mai esistito; questo è l’amaro destino cui sono destinati gli oggetti, le cose di poca importanza che costellano la nostra vita e che restano tracce semplici di una vita.

E’ dal senso di esclusione da una storia preziosa, dal disagio legato ad alcuni ricordi che parte la ricerca dell’artista Andreas Golinski. L’artista tedesco, classe ’79, si interessa alla vera essenza del passato e al recupero di quegli oggetti che individuano un luogo. Li scova nei meandri del dimenticato e li assembla riportandoli all’oggi. Agisce con segni minimi e toni plumbei come a voler cristallizzare il sedimentare della polvere, costruendo nuove particelle narranti. Durante le settimane di residenza da Mandranova, Golinski recupera una storia, quella di una terra coltivata a vigne e trasformata negli anni nell’imponente uliveta di Mandranova. Utilizza gli antichi filari dismessi e ridotti a matasse di filo di ferro per affastellarli fino a ergere una colonna. Un pilastro circolare incoerente nella forma mima i ruderi verticali della vicina Acropoli di Agrigento, ne dispone molteplici rocchi sulla base e il gusto della rovina pittoresca di sapore ottocentesco riaffiora. Questa fredda costruzione di metallo scuro si fa carnale nella presenza diffusa di piccoli riccioli di vite secca, traccia naturale che ne ingentilisce il corpo inerte. Il progetto si sposta anche a parete; sacchi di juta centenaria, utilizzata anticamente per trasportare il vino a cavallo, vengono privati del loro utilizzo tramite tagli e geometriche cuciture che ne restituiscono nuova identità. L’opera diventa bidimensionale, pittorica, composta da segni antichi e brevi nere linee cartesiane. Un dialogo severo tra il tempo e il contemporaneo, un riscatto offerto dall’arte.

Andreas Golinski per Mandranova

Andreas Golinski per Mandranova

Andreas Golinski per Mandranova

Andreas Golinski per Mandranova

postato da: amm.mandra